Dell'originario portale, è stata mantenuta a mo' di coronamento architettonico la sola parte conclusiva: due lesene che sostengono un cornicione regolare per formare un elementare trilite. A questa memoria ottocentesca si è aggiunta la nuova forte immagine dell'ingresso-vetrina, unica apertura su strada del negozio, capace di emergere come nuova figura architettonica dalla facciata del palazzo che l'accoglie. Uno zoccolo geometrico di pietra grigia sostiene il sistema metallico composto damontanti cilindrici, esili ed essenziali colonne, che segnano le estremità del nuovo portale sottolineato anche da due fascie verdi in sostituzione delle antiche lasene. I montanti vengono ripetuti anche per sostenere la porta d'ingresso, leggermente arretrata rispetto al filo di facciata e disassata verso destra per sottolineare l'indipendenza figurativa del nuovo ingresso rispetto a quello originario; slittamento compositivo ripreso dalla volta a sesto ribassato che conclude la nuova figura prima di congiungersi al cornicione preesistente con una lastra di pietra grigia.
 
L'ingresso è sormontato da un volume piramidale capovolto di lamiera grigia che costituisce una sorta di stilizzato capitello rovesciato, ripetuto anche nella vetrina più ampia come bianco elemento espositore sapientemente illuminato. A differenza di altri negozi di questo genere che dividono la zona vetrina dall'interno, qui lo spazio del negozio è percepibile chiaramente dalla strada in tutto il suo sviluppo, grazie all'utilizzo di lastre di cristallo a tutta altezza per formare le vetrine. L'interno, di forma stretta e allungata verso il fondo, presenta un interessante sistema di archi ribassati che fomano un qualificato contenitore architettonico capace di di accogliere 'nuove figure d'interni'. Queste, come nel nuovo portale, si staccano dall'immagine originaria per definirsi autonomamente. Bacheche architettoniche illuminate sono disposte lungo i muri come forti presenze compiute mentre, di fianco a un'originale parete a specchio, una scala di pietra grigia e ferro smaltato conduce alla zona soppalcata proponendosi come composita architettura che dal forte volume dei gradini iniziali si sviluppa inclinata come forma leggera, fino a trasformarsi in due banchi-balaustre che definiscono l'affaccio del soppalco sullo spazio sottostante.